Divieto di matrimonio prima dei 18 anni: il Pakistan verso una legge storica per salvare le spose bambine

Sono bambine a cui è sottratta la possibilità di vivere l’infanzia in maniera tranquilla, giocando, andando a scuola e divertendosi come dovrebbe essere alla loro età.

Crescono forzatamente prima del tempo le spose bambine, minorenni che, ben prima del compimento dei 18 anni, vengono portate via dalle famiglie, educate alle pratiche coniugali, costrette a sposare uomini adulti e a mettere al mondo bambini.

Le statistiche ci dicono che si tratta di un fenomeno tutt’altro che in declino o legato al passato. Si stima che, nel mondo, ogni anno circa 12 milioni di bambine intraprendano contro la loro volontà questo percorso di vita. Le notizie che arrivano dal Pakistan, tuttavia, aprono uno spiraglio di speranza.

Il Pakistan è uno dei Paesi al mondo in cui il fenomeno delle spose bambine è più diffuso. Per l’esattezza, è al sesto posto per numero di matrimoni precoci. I dati dell’Unicef dicono che il 21% delle ragazze pakistane è stata costretta a sposarsi e diventare mamma prematuramente, e che il 3% ha dovuto farlo prima dei 15 anni di età.

Di recente, tuttavia, il Senato ha approvato una legge che fissa l’età minima del matrimonio a 18 anni. Si tratta di una proposta legislativa che è già sul tavolo delle trattative da un po’ di tempo, e che solo ora sta trovando qualche riscontro positivo nelle istituzioni dello Stato asiatico.

In questo momento, infatti, è al vaglio dell’Assemblea nazionale per essere approvata in via definitiva, anche se il percorso verso questo obiettivo non è affatto in discesa.

L’opposizione a un provvedimento che innalzi l’età da matrimonio da 16 a 18 anni è fortissima, specie da parte di chi sostiene che una cosa del genere andrebbe contro le prescrizioni del Corano e minerebbe la credibilità delle istituzioni religiose islamiche.

Durante la votazione in Senato, i voti contrari sono stati solo 5 su 104. Il partito di governo, però, si è astenuto. La Senatrice Sherry Rehman, promotrice della legge, ci crede ancora ed è determinata ad andare avanti.

Attualmente, in Pakistan le pene per chi costringe una bambina a sposarsi prima del tempo sono piuttosto irrisorie: tre anni di carcere e multa di circa 600 euro. Una riforma in questo senso è quanto mai urgente.

Nonostante i passi che si stanno compiendo siano graduali e minati da molte difficoltà, rimane accesa la speranza di mettere fine concretamente a questo orribile fenomeno, che sottrae gli anni di vita più belli e spensierati a minorenni indifese.


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